Una vacanza qui può rivelarsi un vero incubo: ecco il posto più pericoloso al mondo da visitare

Non tutti lo sanno ma c’è un posto nel mondo dove è meglio non andare in vacanza: è davvero pericoloso!

Pianificare le vacanze, fare le valigie e partire! Per tante persone viaggiare è una vera e propria passione ed esistono tante tipologie diverse di viaggiatori: chi ama visitare le attrazioni, i musei, fare le cose più turistiche, e chi invece è un vero avventuriero che parte zaino in spalla per vivere le situazioni più adrenaliniche.

Donna che esplora nella natura
Una vacanza qui può rivelarsi un vero incubo: ecco il posto più pericoloso al mondo da visitare – nonfaridere.it

Anche i più coraggiosi però dovrebbero essere prudenti a recarsi nel posto più pericoloso al mondo. Si trova al largo delle coste del Brasile e ha questa nominata per una ragione ben precisa. Niente spiagge immense o acque cristalline, niente musei da visitare o cibi buonissimi da assaggiare.

Su questa isola c’è ben altro e per qualcuno potrebbe essere un vero incubo ritrovarsi lì.

Il posto più pericoloso al mondo: dove si trova e perché è stato denominato così

In Brasile, precisamente a Queimada Grande, si trova l’isola dei serpenti, denominata così proprio perché è abitata da questi rettili che, si sa, non sono amati da tante persone. Secondo una stima ospita tra i 2.000 e i 4.000 serpenti su una superficie di poco più di 4.000 metri quadri.

Serpente
Il posto più pericoloso al mondo: dove si trova e perché è stato denominato così – nonfaridere.it

I serpenti sono i Bothrops insularis (ferro di lancia dorato) considerati fra i più pericolosi al mondo. Il nome si deve proprio al colore della loro pelle, appunto oro. Il loro veleno potenzialmente può uccidere una persona in meno di un’ora ed è mortale nel 7% dei casi (non a caso il Bothrops è responsabile del 90% dei morsi in tutto il Brasile).

Ma come sono finiti questi serpenti sull’isola? Ebbene ci sono diverse leggende curiose a riguardo: la più accreditata vuole che i serpenti siano stati introdotti in questo posto dai pirati per difendere i loro tesori. In realtà la verità è molto meno “poetica” di questa leggenda: i serpenti si trovano qui da circa 11.000 anni fa, quando Queimada Grande era ancora collegata alla terraferma, prima cioè dell’innalzamento del livello del mare.

La loro proliferazione è stata favorita dal fatto che non hanno predatori naturali sull’isola e che anzi riescono facilmente a cibarsi degli uccelli migratori che finiscono qui. Dunque non è di certo un posto raccomando ai turisti ma l’isola ha comunque dei visitatori (anche se il governo brasiliano controlla sempre gli accessi all’isola).

Si recano qui studiosi oppure la Marina Militare per effettuare la manutenzione del faro. Ma soprattutto giungono sull’isola i bracconieri che catturano i serpenti e li vendono sul mercato nero. Anche se quest’isola può sembrare spaventosa (ed in effetti lo è), bisogna riconoscere a questi serpenti un aspetto positivo: il loro veleno viene utilizzato per creare farmaci contro malattie cardiache e della circolazione.

Nonostante molti visitatori coraggiosi avrebbero piacere a visitare Queimada Grande, forse è meglio che preferiscano altre mete, sicuramente meno pericolose.

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